Screenplay © Carmine La Fratta

Music 'Enshrine' taken from the album 'Tides' © Leo Sestili 2015

Oggi voglio ringraziare la redazione di RockIt e in particolare Flavio Broch per la bella recensione.

” Tides è il primo disco di Leo Sestili, pianista e compositore romano, un disco strumentale quasi unicamente suonato al pianoforte. Cosa aspettarsi quindi? Raccontarlo a parole non è affatto semplice.

Il tocco essenziale e delicato col quale si apre fa da introduzione a un intreccio ricorrente di atmosfere opposte ma non contrastanti. Tides è lento e incalzante, e riesce ad ammaliare sia sui toni gravi che su quelli più acuti; è raffinato e minimale, ti guida con accortezza e attenzione in riva al mare, quel mare ritmico e ondeggiante dal quale trae il titolo. Vasto e denso come un tramonto all’orizzonte, corre e si placa, si infuria e si calma, scende negli abissi più reconditi e risale appena in tempo, appena prima che tornare indietro diventi impossibile.

I brani si susseguono senza interruzioni in quello che richiama alla mente un enorme dipinto impressionista, così conflittuale e allo stesso tempo così armonioso, drammatico ma pure placido, disteso. Le maree di Leo Sestili sono paesaggi sonori che si ammansiscono e si riaccendono, talvolta gradualmente, talvolta senza avvertimento alcuno: in questo senso il brano “Time”, col suo splendido crescendo (e la breve intromissione degli archi), ne rappresenta la migliore sintesi.

Che sia ascoltato in cuffia in accompagnamento ad un viaggio solitario o di sottofondo ad una quotidiana serata familiare, ‘Tides’ affascina, lusinga, si fa notare e sa ritagliarsi il suo spazio senza però divenirne protagonista assoluto. Difficile, se non impossibile, esprimere un giudizio in termini assoluti di questo lavoro, ma ho la forte convinzione che dopo averlo sentito anche una sola volta, le occasioni per riascoltarlo con piacere non mancheranno di certo.” Flavio Broch

Screenplay by Krzysztof Palacz

The piano album "Tides" is now avaliable on iTunes

Nove anni fa in questo particolare giorno un fraterno amico e collega di ingegneria mi regalò un libro intitolato “Personology”, un manuale astrologico dove veniva preso in esame ogni singolo giorno dell’anno solare come un segno a sè stante. Sorrisi della maniacalità matematica che si rifletteva in quell’assurdo quanto enciclopedico studio, e delle manifestazioni mistiche che permeavano gli interessi che potevano condividere dei futuri ingegneri.

Ovviamente scorsi subito fino al 6 Giugno e lessi: IL GIORNO DEL VISIONARIO – I nati il 6 giugno hanno una visione del mondo che è parte integrante di loro stessi; che in tale visione si manifesti nel lavoro, nella famiglia o nel campo di studio, influenzerà comunque ogni aspetto della loro vita. La massima priorità, per loro, è proseguire nei progetti a lungo termine, e per questo essi potrebbero restar soli o dimostrarsi incapaci i condividere la vita con chi sta loro vicino. I nati in questo giorno sono animati da un grande fervore rivoluzionario, un desiderio di trasformare le strutture sociali esistenti rendendole, ai loro occhi, migliori. Al di sopra di tutto, libertà è la parola d’ordine di questo giorno. I nati nel sesto giorno del mese sono governati dal numero 6 e dal pianeta Venere. Poiché chi è governato dal numero 6 attrae magneticamente amore e ammirazione, e dal momento che Venere è strettamente connessa con l’intenzione sociale, i nati il 6 giugno inevitabilmente agiscono a contatto con gli altri in un contesto sociale. – PREGI: Fantasioso, Espressivo,

Artista – DIFETTI: Frainteso, Estremista, Poco concreto.

Sicchè dopo aver letto ad alta voce quanto sopra, chiesi al mio amico se fossi io oppure lui ad aver sbagliato facoltà, rammentandogli che eravamo troppo prossimi alla laurea per correre ai ripari.

Alessio era molto autoironico, ma non rideva spesso e mi rispose da ingegnere: “Aspetta a trarre le tue conclusioni, riflettici e annota i fatti, è un modello matematico non dissimile da quelli che usiamo per interpretare i fenomeni fisici, o comporre musica.”

In quel momento, in me, si accese qualcosa, fu uno di quei rarissimi momenti in cui tutto sembra tornare per un istante, ogni cosa è al posto esatto e non altrove, quasi si potesse racchiudere il senso di tutto quello che vogliamo dire, in una parola impronunciabile poichè in attesa d’essere coniata da noi, e noi soltanto.

E così oggi.

Guardo ancora con ironia questi astrologici costrutti e allineamenti e trigoni e sinastrie, ma certi momenti tornano, levandomi di bocca tutte le giuste parole, spingendomi oltre quel che sono stato od ho saputo esprimere.

E per un istante, un solo istante, sono.

Oggi sono stato.

Screenplay by Dazo Molino

Screenplay by Rossella Baldacconi

Ringrazio i fantastici ragazzi del team di Miraloop​, e in particolar modo Gerolamo Sacco​, che da oggi mi hanno ufficialmente accolto nella loro casa discografica.

E colgo l’occasione per annunciare che l’album “Maree” ​ sarà grazie a loro a breve disponibile online con il titolo “Tides“, in versione rimasterizzata, su Itunes, Spotify, GooglePlay e tutti i più importanti network musicali.

Oggi, all’inizio di un percorso discografico, mi auguro di poter fare grandi cose con voi, e che siano rivoluzionarie!

I thank the fantastic guys of the team Miraloop, and especially Gerolamo Sacco, because today I have been officially welcomed into their record label .

And I take this opportunity to announce that the album “Maree” will be, thanks to them, soon available online under the title “Tides“, in a remastered version, on iTunes, Spotify, GooglePlay and all major music networks .

Today, at the beginning of a discographical path, I hope to do great things with you all, and that they are revolutionary!

Dal 28 Marzo al 15 Aprile alla UBIK di Taranto, e dal 30 Aprile al 21 Maggio al NY.LON di Roma, avrà luogo la mostra fotografica “Amareterra” del pluripremiato fotografo Carmine La Fratta , per la quale ho composto il brano “The Forge“.

Fonti: Facebook, Corriere di Taranto, Taranto Buonasera, Taranto Eventi, Vivavoce Web, Polibibita, Il tacco di bacco, Radio Cittadella, Giornale Armonia, It Geni@l, Gigarte, L’Economico

Screenplay by Rossella Baldacconi